C’era un tempo in cui la televisione italiana non si accontentava di essere uno specchio pallido della realtà, ma tentava – con un certo ardimento visionario – di fondersi con l’immaginario collettivo.
Quel tempo si chiamava anni Settanta. Se c’era un laboratorio segreto dove si facevano esperimenti tra vignetta e tubo catodico, quello era Supergulp! in onda su RAI2.
Sotto l’egida creativa e disubbidiente di Guido De Maria e Giancarlo Governi, Supergulp! diventò una sorta di seduta spiritica collettiva, in cui i personaggi dei fumetti prendevano forma animata, si muovevano sullo schermo e ci parlavano – a volte in rima, a volte in dialetto, a volte in jazz.
Più che una trasmissione, fu una mappa del tesoro disegnata da mani diverse eppure coordinate da un solo sogno: quello di portare la nona arte nel salotto buono degli italiani senza chiedere permesso.
Supergulp: prima serie

La prima serie di Supergulp andò in onda dal 14 settembre al 7 dicembre 1972 e fu come se qualcuno avesse preso un albo a fumetti, lo avesse immerso nell’elettricità, e poi proiettato in prima serata sul secondo canale della RAI.
In un’epoca dominata da varietà stanchi e sceneggiati dove gli attori recitavano come statue parlanti, Supergulp osò l’eresia: trasformare le tavole a fumetti in sequenze animate, o meglio, in una sorta di poesia visiva a scatti.
Una rivoluzione pop e pedagogica insieme, capace di destrutturare il linguaggio televisivo e ricostruirlo con onomatopee, balloon e ironia disegnata.
Supergulp era un cortocircuito semiotico che faceva impazzire i bambini, ma strizzava l’occhio anche agli adulti più smaliziati. Nacque un nuovo modo di intendere la TV.
Nick Carter
Nick Carter, partorito dalla matita febbrile di Bonvi e dalla mente irriverente di Guido De Maria, compare in undici puntate come una scheggia impazzita in un mondo troppo ordinato.
Nick Carter è unn detective che sembra uscito da un romanzo pulp filtrato da una cinepresa acida: baffi scolpiti, cervello affilato, ironia letale.
Accanto a lui, Patsy e Ten non sono semplici spalle comiche, ma archetipi disfunzionali che sembrano usciti da un manuale di semiotica applicata al nonsense: il primo, un assistente pasticcione con un cuore grande come un balloon, il secondo, un ectoplasma di sarcasmo e silenzi eloquenti.
Insieme non risolvono solo misteri: decostruiscono il giallo stesso, trasformandolo in una parodia affettuosa e geniale.
Il loro impatto? Come se i Monty Python si fossero infilati in una tavola di Diabolik e avessero deciso di farci ridere mentre riflettiamo sul meccanismo stesso del racconto poliziesco.
Il Signor Rossi
Creato dal maestro Bruno Bozzetto, il Signor Rossi compare nelle puntate 1-3 e 9-11 e rappresenta l’italiano medio dell’epoca, con la sua semplicità e leggerezza. Il Signor Rossi riflette i cambiamenti e le speranze della società dei Settanta, diventando un simbolo dei cartoni animati italiani e un punto di riferimento nell’immaginario popolare di Supergulp e dell’animazione dell’epoca.
Le Ciccione Volanti
Personaggi di Faccini e Metz, trasmessi nelle puntate 4 e 8, si distinguevano per la loro immagine grottesca e divertente, sospesa tra caricatura e follia visiva.
Le Ciccione Volanti diventarono beniamine dei telespettatori per la loro comicità fuori dal comune e l’allegra sgangheratezza, contribuendo ad arricchire la galleria dei personaggi indimenticabili di Supergulp e segnando un capitolo unico nell’animazione dei Settanta.
La Secchia Rapita
Adattamento di Pino Zac dal poema di Alessandro Tassoni, trasmesso alla puntata 5, che trasporta sullo schermo una delle satire più celebri della letteratura barocca.
La Secchia Rapita rivive nell’animazione con un’ironia e una leggerezza uniche, regalando al pubblico di Supergulp un connubio originale tra cultura e intrattenimento e testimoniando l’abilità dei suoi autori nel trasformare i classici in episodi amati e ricordati dal pubblico dei Settanta.
Superzia
Personaggio di Paul Campani, andato in onda alla puntata 4, Superzia è una figura affascinante e carismatica, dal carattere amabile e vivace.
La Superzia si distingue per la sua energia e la sua capacità di trasmettere gioia e leggerezza al pubblico, diventando un simbolo di inventiva e positività nell’animazione dei Settanta e lasciando un segno duraturo nel cuore dei telespettatori dell’epoca.
L’Incontro de li Sovrani
Tratto dall’opera di Trilussa e trasmesso alla puntata 6, “L’Incontro de li Sovrani” trasporta nel mondo dei fumetti una satira pungente e giocosa sulla società e sulla politica, resa accessibile e divertente al pubblico dei Settanta.
Questo episodio si distingue per aver unito l’arte poetica e la narrazione visiva dei cartoni animati, affermandosi come un esempio significativo e amato dell’innovazione culturale e televisiva portata da Supergulp nel panorama italiano.
La Famiglia Spaccabue
Firma di Jacovitti, presente alla puntata 7. “La Famiglia Spaccabue” è una creazione originale dal tratto grottesco e dal sapore amabilmente assurdo. Le avventure dei suoi personaggi principali, una famiglia stramba e fuori dal comune, hanno trasposto in chiave umoristica i contrasti e le stranezze della società dell’epoca, rendendola un simbolo dell’inventiva e dell’ironia dei cartoni animati italiani trasmessi nel contesto unico e rivoluzionario di Supergulp.
Corto Maltese
Opera immortale di Hugo Pratt trasmessa alla puntata 12, “Corto Maltese” è un capolavoro dell’arte del fumetto e dell’animazione dei Settanta. Le sue avventure misteriose e affascinanti, sospese tra realtà e leggenda, hanno conquistato il pubblico con una narrazione visiva ricca e complessa.
Questo episodio si distingue per aver portato sul piccolo schermo un personaggio iconico e un immaginario unico, lasciando un segno indelebile nell’evoluzione dei cartoni animati e nell’anima dei telespettatori dell’epoca.
Supergulp: Seconda Serie

La seconda serie di Supergulp, in onda dal 15 marzo al 21 luglio 1977, si arricchisce di personaggi iconici e introduce una nuova era visiva e narrativa. Il passaggio al colore e l’utilizzo di tecniche di animazione più evolute resero gli episodi più dinamici e accattivanti, ampliando l’appeal del programma e consolidandone la popolarità.
Le scelte registiche e la varietà dei personaggi contribuirono a trasformare Supergulp in un punto di riferimento nell’intrattenimento televisivo dei Settanta.
Tintin

Presente nelle puntate 1-6 e 9-15, Tintin è l’icona dell’avventura e dell’indagine, portando nel programma una narrazione dal respiro internazionale e dalle atmosfere esotiche. ù
Le sue storie, ricche di misteri e colpi di scena, hanno arricchito Supergulp di un’epica e di una complessità narrativa senza precedenti nel contesto dei cartoni animati trasmessi sulla RAI, affascinando tanto i giovani quanto gli adulti e contribuendo alla sua leggenda.
L’uomo Ragno
Le avventure Marvel dell’Uomo Ragno, firmate da Stan Lee e Steve Ditko, sono trasmesse nelle puntate della seconda stagione di SuperGulp 2, 5, 8, 9, 11, 13 e 15. Questo supereroe, al secolo Peter Parker, ha saputo conquistare anche il pubblico italiano grazie alla sua doppia identità, fatta di acrobazie spettacolari e drammi adolescenziali.
Il suo stile narrativo, intriso di ironia e insicurezze, si distingueva nettamente dagli eroi tutti d’un pezzo dell’epoca.
In Supergulp, l’Uomo Ragno non solo ha introdotto un nuovo immaginario visivo ispirato ai fumetti americani, ma ha anche offerto ai giovani telespettatori un protagonista con cui potersi identificare, rendendo la figura del supereroe più accessibile, vulnerabile e moderna.
I Fantastici Quattro
Presenti nelle puntate 1, 3, 6, 7, 12 e 14, i Fantastici Quattro hanno portato in Supergulp il senso dell’epopea supereroistica collettiva. Creati da Stan Lee e Jack Kirby, Reed Richards (Mr. Fantastic), Sue Storm (la Donna Invisibile), Johnny Storm (la Torcia Umana) e Ben Grimm (la Cosa) incarnavano il dinamismo e l’umanità della Marvel.
Le avventure dei Fantastici 4 esploravano tematiche di famiglia, accettazione e sacrificio, offrendo ai giovani spettatori italiani un gruppo di eroi uniti dalle proprie differenze, in grado di affrontare minacce cosmiche ma anche drammi interiori.
Il loro inserimento nel palinsesto di Supergulp contribuì a rendere la trasmissione ancora più ricca e sfaccettata.
Alan Ford e il Gruppo TNT
Le creature di Max Bunker sono trasmesse nelle puntate di SuperGulp 2, 4 e 8. Alan Ford e il Gruppo TNT rappresentano una delle espressioni più irriverenti e originali del fumetto italiano.
Il protagonista, Alan Ford, è circondato da un gruppo di personaggi grotteschi e memorabili come Bob Rock, il burbero Numero Uno, Grunf, Cariatide, e Geremia. La loro comicità surreale e dissacrante, unita a un tratto grafico distintivo e a dialoghi taglienti, ha reso queste storie amatissime dai fan.
In Supergulp, il loro umorismo cinico e paradossale ha offerto un contrappunto esilarante rispetto ai toni più epici degli altri segmenti, contribuendo a variare il ritmo della trasmissione e a conquistarne il pubblico.
Jak Mandolino
Personaggio di Jacovitti, presente nelle puntate 7, 10 e 13. Jak Mandolino è uno dei più bizzarri protagonisti dell’immaginario del celebre autore. Con il suo look surreale, le movenze assurde e i giochi di parole nonsense, incarna la vena più anarchica e caotica dell’umorismo grafico italiano.
Il personaggio rappresenta un tripudio di nonsense visivo e verbale, un esercizio di libertà creativa che ben si è adattato allo spirito anticonvenzionale di Supergulp.
Il suo inserimento nel palinsesto ha dato ulteriore risalto al tratto inconfondibile di Jacovitti, che mescolava satira, grottesco e genialità con un tocco che resta ancora oggi ineguagliato.
Jonny Logan
Jonny Logan appare nell’undicesima puntata della seconda stagione di SuperGulp. Ideato da Romano Garofalo e disegnato da Leo Cimpellin, Jonny Logan è un personaggio che mescola azione e satira sociale, ambientato in un’Italia anni ’70 riconoscibile e pungente.
Le sue storie offrono una lettura ironica e graffiante della realtà, la sua presenza in Supergulp ha aggiunto una dimensione più esplicitamente politica e critica, pur restando nel tono leggero e accessibile tipico del programma.
SuperGulp: Terza Serie
In onda dal 4 al 28 ottobre 1977, la terza serie di SuperGulp mantiene la striscia quotidiana e propone episodi dei personaggi classici e nuove avventure, confermando la formula ormai vincente del programma. Questa stagione si distingue per la capacità di alternare in modo sapiente contenuti originali e repliche, consolidando l’affezione del pubblico attraverso una continuità narrativa e affettiva.
Inoltre, vengono replicate le celebri interviste a Stan Lee e Hugo Pratt, aggiungendo ulteriore valore culturale alla proposta e aprendo una finestra metatelevisiva sul mondo dei fumetti e dei loro autori.
SuperGulp negli anni ’80
Le ultime tre serie di SuperGulp, trasmesse fino al 1981, accolgono una galleria di personaggi leggendari, ampliando l’offerta narrativa e stilistica del programma. Questa fase conclusiva rappresenta una vera e propria celebrazione della varietà fumettistica internazionale e italiana, con l’ingresso di icone assolute del mondo dei comics e delle strisce umoristiche.
Supergulp diventa così uno specchio dell’immaginario collettivo dell’epoca, offrendo ai suoi spettatori un viaggio visivo e culturale tra satira, avventura, comicità e poesia grafica.
Asterix
Personaggio creato da Goscinny e Uderzo, presente nelle ultime serie. Le sue avventure, ambientate nell’antica Gallia occupata dai Romani, si distinguono per umorismo, intelligenza e un forte senso di identità culturale.
La presenza di Asterix in Supergulp ha permesso ai giovani spettatori italiani di scoprire un mondo fatto di ironia storica e colpi di scena, arricchendo la trasmissione con un tocco europeo e intramontabile.
Barney Google
Barney Google, personaggio creato negli anni Venti da Billy DeBeck, appare con il suo mondo stralunato e leggendario, popolato da figure grottesche e situazioni al limite del surreale. Le sue storie, contraddistinte da un umorismo secco e un ritmo caricaturale, portano in Supergulp l’essenza delle comic strip americane classiche, offrendo agli spettatori italiani uno spaccato spassoso e anacronistico dell’America rurale e contribuendo alla varietà culturale della trasmissione.
Beetle Bailey
Beetle Bailey, il pigro e scanzonato soldato nato dalla matita di Mort Walker, arricchisce Supergulp con il suo umorismo antimilitarista e le sue situazioni paradossali. Ambientato in una caserma americana, il personaggio è una satira bonaria della vita militare e della burocrazia, capace di conquistare il pubblico italiano con gag fulminee e una grafica essenziale ma efficacissima.
La sua presenza ha aggiunto un tocco di leggerezza internazionale e disimpegnata all’interno della variegata offerta della trasmissione.
Charlie Brown & i Peanuts
Charlie Brown, personaggio iconico dei Peanuts creato da Charles M. Schulz, incarna le fragilità e le insicurezze dell’essere umano con disarmante semplicità. La sua presenza in Supergulp ha aggiunto una nota malinconica e riflessiva, offrendo agli spettatori momenti di empatia e identificazione.
Insieme a Snoopy, Linus, Lucy e gli altri personaggi del celebre fumetto, ha portato in televisione un tipo di umorismo più sottile e introspettivo, che ha arricchito ulteriormente il ventaglio emotivo di SuperGulp.
Cino e Franco
Le avventure dei personaggi di Lyman Young, in particolare Cino e Franco, sono trasmesse nel corso delle ultime stagioni di SuperGulp. Conosciuti anche come Tim Tyler e Spud nel mondo anglosassone, rappresentano l’archetipo dell’amicizia e dell’intraprendenza giovanile.
Ambientate spesso in scenari esotici o avventurosi, le loro storie hanno contribuito a mantenere vivo lo spirito dell’avventura classica nel palinsesto di Supergulp, offrendo un ponte ideale tra il fumetto avventuroso americano degli anni ’30 e la televisione degli anni ’70.
Cocco Bill
Cocco Bill, il cowboy strampalato creato da Jacovitti, è presente nel palinsesto di SuperGulp con il suo stile inconfondibile e surreale. Armato di camomilla al posto del whisky e di una logica tutta sua, Cocco Bill rappresenta una parodia irresistibile del western classico.
Le sue avventure, ricche di giochi linguistici, personaggi deformati e gag fulminanti, hanno contribuito a portare in Supergulp l’irriverenza tipica dell’autore, conquistando bambini e adulti con un umorismo visivo travolgente e fuori dagli schemi.
Giumbolo
Giumbolo, la mascotte creata da Guido De Maria, trova spazio nel programma di SuperGulp come elemento di rottura e leggerezza tra un fumetto e l’altro. Con il suo design semplice e giocoso, e le sue apparizioni spesso non-sense e surreali, Giumbolo diventò rapidamente un simbolo riconoscibile e amato dai bambini, incarnando lo spirito ludico e fantasioso che pervadeva tutto Supergulp. La sua funzione non era narrativa ma atmosferica: un cameo continuo di pura allegria.
Krazy Kat
Krazy Kat, personaggio visionario nato dalla matita di George Herriman nei primi decenni del Novecento, è uno degli esempi più alti di poesia e sperimentazione grafica nel fumetto americano. Amato dai critici e dal pubblico colto, eppure accessibile anche ai più giovani, Krazy Kat è un’opera surreale dove ogni tavola sembra una litografia dadaista.
La sua presenza in Supergulp rappresenta un omaggio raffinato al fumetto d’autore, arricchendo il palinsesto con un tocco di raffinata assurdità.
Lupo Alberto
Lupo Alberto, creato da Silver, arricchisce la programmazione di SuperGulp con la sua arguzia e la sua sensibilità. Ambientate nella fattoria McKenzie, le sue avventure mescolano umorismo e riflessioni esistenziali con uno stile grafico accattivante e dialoghi brillanti.
La presenza di Lupo Alberto in Supergulp ha contribuito a introdurre un nuovo tipo di protagonista: ironico, romantico, spesso disilluso, ma profondamente umano.
Mandrake
Mandrake, il mago dei fumetti creato da Lee Falk e disegnato da Phil Davis, porta su SuperGulp un’aura di mistero, eleganza e sofisticazione.
Maestro dell’illusionismo e della logica, Mandrake rappresenta una delle figure più iconiche del fumetto d’avventura americano. La sua presenza in Supergulp ha aggiunto un tocco di classicità e fascino retrò, offrendo agli spettatori un eroe che affronta il crimine con intelligenza e stile, lontano dagli stereotipi dei supereroi muscolari.
Marzolino Tarantola
Marzolino Tarantola, personaggio comico di Bonvi, è una delle creazioni più eccentriche e surreali del panorama fumettistico italiano. Parodia esilarante delle storie di spionaggio e delle auto da corsa alla James Bond, Marzolino si distingue per i suoi baffetti aristocratici, la voce impostata e le situazioni grottesche in cui si caccia insieme al fido Maggiordomo Alfred.
La sua presenza in SuperGulp aggiunge un tocco di british humor filtrato dall’assurdo bonviano, completando il mosaico narrativo della trasmissione con intelligenza e irriverenza.
Rip Kirby
Rip Kirby, personaggio investigativo dei fumetti di Alex Raymond, è un detective elegante e razionale, noto per il suo stile sobrio e la mente brillante.
Le sue storie, ricche di atmosfera noir e di intrighi sofisticati, portano in Supergulp un tono più classico e raffinato.
La presenza di Rip Kirby ha aggiunto profondità al palinsesto di SuperGulp, offrendo un’alternativa alle narrazioni più scanzonate con un protagonista maturo e intellettualmente stimolante.
Sturmtruppen
Le strisce satiriche di Bonvi entrano a far parte di Supergulp portando con sé una rappresentazione ironica e dissacrante del mondo militare. Le Sturmtruppen, con i loro soldati caricaturali e le situazioni tragicomiche ambientate in una caserma improbabile, offrono uno sguardo grottesco sull’assurdità della guerra e sulla burocrazia dell’autorità.
Il tratto inconfondibile di Bonvi e il linguaggio ibrido dei suoi personaggi contribuiscono a rendere le strisce di Sturmtruppen un unicum nel panorama del fumetto italiano. La loro trasposizione televisiva aggiunge a Supergulp una nota di comicità amara, intelligente e profondamente originale.
Tex
Il leggendario ranger dei fumetti di Bonelli e Galleppini è presente nel programma di SuperGulp con la sua inconfondibile aura epica e il senso profondo di giustizia. Tex Willer, con il suo carattere schietto, il cappello da cowboy e la colt sempre pronta, incarna l’eroe positivo della tradizione western italiana.
La presenza di Tex in Supergulp ha portato un tocco di avventura classica, contribuendo a consolidare un immaginario eroico profondamente radicato nella cultura popolare nazionale.
Thor
Thor, il supereroe Marvel creato da Stan Lee e Jack Kirby, è stato trasmesso nel periodo conclusivo di SuperGulp. Con il suo martello Mjolnir e la sua figura mitologica ispirata alla tradizione norrena, Thor ha portato in Supergulp un’epica cosmica fatta di divinità, leggende e battaglie apocalittiche.
La sua presenza ha aggiunto una dimensione mitologica e solenne all’universo del programma, offrendo ai giovani spettatori un eroe potente e carismatico, a metà tra il fantasy e il supereroismo classico.
Le Sigle di Supergulp!
Le sigle di SuperGulp, animate e dirette da Secondo Bignardi, non erano semplici intro televisive: erano manifesti sinestetici di una nuova era dell’immaginario. Piccoli cortometraggi lisergici in cui il fumetto si fondeva con la pop art, in un balletto tra Duchamp e Stan Lee, passando per i synth di un mondo che stava diventando futurista senza accorgersene.
I personaggi sfrecciavano sullo schermo come note di una partitura impazzita, mescolando l’estetica da rotocalco al ritmo psichedelico di musiche che oggi definiremmo proto-retrowave.
Musicalmente, la sigla di SuperGulp era un sabotaggio in technicolor. Linee di basso che sembravano uscite da un disco dei Parliament, ottoni che suonavano con l’anarchia jazz di un club beat, tastiere spaziali che galleggiavano tra Moog e Morricone, e una fisarmonica—sì, una fisarmonica—che ridefiniva sé stessa grazie alle mani sacrileghe e geniali di Vince Tempera. Questo strumento, apparentemente reietto in un’epoca di rock e prog, diventava qui veicolo di espressività lucida e anarchica. Come se il cuore della musica popolare si fosse travestito da robot per giocare con i bambini e con i padri dei bambini.
Le melodie di SuperGulp non nascevano in uno studio ovattato, ma in veri e propri rituali creativi collettivi: Guido De Maria offriva visioni, aforismi visivi, gag disegnate. I musicisti rispondevano come si fa tra vecchi beatnik in cerca di una rima: con accordi obliqui, armonie sghembe, ritmi che inciampavano con grazia.
Ogni brano diventava un mini poema sinfonico, un cartone sonoro che anticipava le sigle culto degli anni ’80 ma con una raffinatezza che oggi farebbe impallidire le library music da Spotify.
I testi? Un Carnevale dell’assurdo. Nonsense che flirtava con il metalinguaggio, versi che si piegavano su sé stessi come Escher sotto acido, rime che commentavano le immagini mentre danzavano con loro. Erano jingle, certo, ma anche briciole di filosofia pop, che raccontavano con leggerezza la disgregazione del linguaggio lineare.
In breve, quelle di SuperGulp erano canzoni capaci di diventare tatuaggi nella memoria collettiva di un’intera generazione, compressi sonori di nostalgia e invenzione che ancora oggi suonano come piccoli miracoli.
Domande e Curiosità su SuperGulp
Cosa ha trasformato Supergulp in un fenomeno culturale? Chi erano i veri supereroi della trasmissione? Quali espressioni sono entrate nel nostro linguaggio comune? Chi popolava le avventure grottesche e surreali di Alan Ford? Questo è un viaggio tra citazioni, personaggi e tormentoni che ancora oggi fanno sorridere e riflettere.
Chi sono i Supereroi di Supergulp?
Da Nick Carter a Tintin, dall’Uomo Ragno ai Fantastici Quattro, Supergulp è stato la casa dei supereroi dei fumetti. Ogni settimana i telespettatori si ritrovavano immersi in un mondo dove l’avventura, il mistero e la giustizia prendevano vita attraverso le tavole animate.
Supergulp ha saputo fondere con naturalezza supereroi americani e icone del fumetto europeo e italiano, costruendo una galleria di eroi che parlavano a tutte le età.
Chi diceva “Maledetto Carter!”?
L’esclamazione è entrata nell’immaginario grazie ai cattivi dei cartoni di Nick Carter, sempre frustrati dall’ingegno del detective baffuto e dei suoi fidi assistenti. Questa battuta, diventata un tormentone, è simbolo della carica umoristica e teatrale con cui Supergulp sapeva giocare con gli stereotipi del poliziesco.
Come si chiamano i personaggi di Alan Ford?
Alan Ford e il Gruppo TNT includono personaggi iconici come Bob Rock, Il Numero Uno e Cariatide. Ognuno con le proprie fissazioni e manie, erano maschere grottesche ma incredibilmente umane, capaci di far ridere e riflettere allo stesso tempo.
Insieme ad Alan, questi personaggi hanno dato vita a una satira corrosiva e irresistibile della società contemporanea.
Chi diceva “È l’ultimo chiuda la porta!”?
Frase immancabile dei membri del Gruppo TNT, entrata nel linguaggio comune, “… e l’ultimo chiuda la porta” veniva pronunciata con tono rassegnato al termine di riunioni strampalate e inutili. Una chiusura comica ma anche amara, simbolo della disillusione organizzata che permeava le storie di Alan Ford e compagni, perfettamente in linea con l’umorismo intelligente e disincantato che Supergulp ha sempre proposto.
Titoli di coda
Supergulp è stata una rivoluzione culturale e televisiva, un’opera che univa la magia dei fumetti e l’impatto visivo della televisione. Guido De Maria e Giancarlo Governi, con la regia e l’intuito creativo dei tanti autori coinvolti, hanno regalato al pubblico di RAI2 una stagione irripetibile di divertimento e fantasia, lasciandoci personaggi leggendari che continuano a vivere nell’immaginario e nel cuore di chi li ha amati e chi li ama ancora oggi.