C’è una teoria, che forse non farà tremare i pilastri dell’Accademia della Crusca, ma che pure vale la pena menzionare: ogni grande mito contemporaneo non si accontenta di restare confinato nel suo mezzo originario. Come il poema epico si è fatto canto, teatro e affresco, così Dragon Ball, nato manga per volere dell’estro di Akira Toriyama, si è subito proiettato verso nuovi mondi, nuovi linguaggi.
Tra questi, negli anni Ottanta, il più promettente era senza dubbio quello dei videogiochi.
Parliamoci chiaro: all’epoca, i pixel erano grossi come fichi d’India e l’immaginazione contava ancora più della grafica. Proprio per questo, ripensare ai primi picchiaduro e ai giochi d’avventura dedicati a Goku e compagni è come rivedere i graffiti delle caverne: rudimentali, sì, eppure già pieni di vita.
Il primo vagito: quale fu il primo gioco di Dragon Ball?

Correva l’anno 1986 – più precisamente il 27 settembre – quando in Giappone uscì “Dragon Ball: Dragon Daihikyō” per Super Cassette Vision.
Un nome roboante per un titolo che oggi sembrerebbe uno strano incrocio tra uno sparatutto e un platform. Eppure fu il primo videogioco di Dragon Ball della storia: una piccola reliquia, persa nei meandri della tecnologia preistorica.
Era un’epoca in cui internet era ancora un sogno da romanzo di Asimov: altro che leak di informazioni! Per sapere dell’uscita di un gioco, si doveva o frequentare i negozi più forniti di Akihabara, o leggere riviste che odoravano di carta e qualche colla esotica.
I videogiochi di Dragon Ball negli anni ’80: elenco completo
Se volessimo oggi contare quanti videogiochi di Dragon Ball siano stati prodotti, dovremmo armarci di pazienza monastica. Secondo le stime più attendibili, il numero supera ormai le cento unità, tra console casalinghe, arcade, portatili e dispositivi mobili. Ma tutto ebbe inizio in quei pionieristici anni Ottanta.
Ecco l’elenco completo e cronologico dei videogiochi di Dragon Ball pubblicati in quel decennio:
1. Dragon Ball: Dragon Daihikyō
- Data di uscita: 27 settembre 1986
- Casa di produzione: Epoch Co.
- Console: Super Cassette Vision
Un semplice sparatutto verticale, ma anche il primo vagito videoludico di un mito.
2. Dragon Ball: Shenlong no Nazo (Dragon Power in Occidente)
- Data di uscita: 27 novembre 1986 (Giappone) / marzo 1988 (USA)
- Casa di produzione: TOSE (sviluppo) – Bandai (pubblicazione)
- Console: Famicom (NES)
Un action-adventure che negli Stati Uniti perse i riferimenti ufficiali a Dragon Ball, trasformandosi in una curiosa “copia pirata” ufficiale.
3. Dragon Ball: Daimaō Fukkatsu
- Data di uscita: 12 agosto 1988
- Casa di produzione: TOSE (sviluppo) – Bandai (pubblicazione)
- Console: Famicom
Centrato sulla saga del Gran Demone Piccolo, questo titolo fu uno dei primi a mescolare combattimenti e avventura narrativa.
4. Dragon Ball: Gokū Den
- Data di uscita: 27 novembre 1989
- Casa di produzione: TOSE (sviluppo) – Bandai (pubblicazione)
- Console: Famicom
Un esperimento interessante in chiave RPG, raccontando il viaggio del piccolo Goku fino al 21° Torneo Tenkaichi.
# | Titolo | Data di uscita | Casa di produzione | Console |
---|---|---|---|---|
1 | Dragon Ball: Dragon Daihikyō | 27 settembre 1986 | Epoch Co. | Super Cassette Vision |
2 | Dragon Ball: Shenlong no Nazo | 27 novembre 1986 | TOSE / Bandai | Famicom |
3 | Dragon Ball: Daimaō Fukkatsu | 12 agosto 1988 | TOSE / Bandai | Famicom |
4 | Dragon Ball: Gokū Den | 27 novembre 1989 | TOSE / Bandai | Famicom |
Il più vecchio e il migliore: il primo e il miglior videogioco di Dragon Ball?
Abbiamo già detto che il più antico fu Dragon Ball: Dragon Daihikyō. Ma il miglior gioco di Dragon Ball?
Qui l’umanità si divide come ai tempi del Big Bang. Alcuni, cresciuti a pane e PlayStation 2, gridano senza esitazione: Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3. Altri preferiscono titoli più recenti, come Dragon Ball FighterZ, capolavoro di tecnica e bilanciamento, in cui ogni personaggio sembra danzare sullo schermo in un tripudio di colori e combo.
Se volessimo ascoltare il cuore, e non il freddo tribunale dei recensori, dovremmo forse dire che il miglior Dragon Ball è quello che ci ha fatto sognare da ragazzi, davanti a una TV a tubo catodico, con il joypad consumato e una bibita gassata a fianco.
L’emozione continua つづく
Nel 2025, la comunità dei fan ha seguito con grande attenzione Dragon Ball: Sparking! Zero, uscito l’11 ottobre 2024.
Nonostante l’entusiasmo iniziale e il buon successo commerciale a livello globale, il gioco non ha convinto pienamente una parte dei fan, soprattutto italiani, che hanno criticato alcune scelte di gameplay, il bilanciamento dei personaggi e una certa ripetitività nelle modalità.
Parallelamente, anche la nuova serie animata Dragon Ball Daima, lanciata nello stesso periodo, ha diviso il pubblico, tra chi apprezza l’esperimento e chi rimpiange lo spirito originale della saga.
Dragon Ball ha smesso da tempo di inseguire la perfezione. Quello che gli resta è qualcosa di più difficile da spiegare: un riflesso di chi eravamo, un’abitudine che nessuna nuova generazione potrà cancellare. Per quanto ogni nuova incarnazione sembri diversa, il gioco rimane sempre lo stesso: credere che da qualche parte ci sia ancora una battaglia che vale la pena abbracciare.